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Commenti al testo di Gabriela Fantato
Togliere tutto (inedito)

Sei nella sezione Commenti
 

 Nicole - 23/10/2009 06:40:00 [ leggi altri commenti di Nicole » ]

"Resta quel posto__dove
dicevamo_domani"

Togliere tutto, fare spazio, restare del tutto privi di legami, dopo una sconfitta sofferta e sentita.
Una scrittura chiara e d essenziale,espressiva ed attuale.Complimenti vivissimi

 giuliano - 21/10/2009 00:35:00 [ leggi altri commenti di giuliano » ]

A me è piaciuta molto, mi sembra di stare in una di quelle stanze in cui lame di luce fendono il pulviscolo che chi osserva nota in movimento perchè qualcuno vi è appena passato attraverso, e questo sgomento rende palpabile la mancanza, tangibile la tristezza, con poche semplici ma precise-perfette parole.

 Basilio Romano - 20/10/2009 17:20:00 [ leggi altri commenti di Basilio Romano » ]

La poesia della Fantato è piena di senso e ha una sua forza. Io personalmente ho letto altro della Fantato e mi piace. I suoi libri li ho comprati e li continuerò a comprare.

 Alessio Romano - 20/10/2009 16:43:00 [ leggi altri commenti di Alessio Romano » ]

Leggo molta letteratura contemporanea ma soltanto fantasy, come poesie sono contento di aver letto Roberto, Melandri, e pochi altri perché sin’ora non ho potuto apprezzare altri,
Roberto scrive semplicemente e genuinamente ed è per questo oltre che per fato che mi ci sono avvicinato,
potendo constatare che la semplicità è bella e che Roberto è inoltre un valido poeta capace di esaltare spiritualmente e di rilassare;
Melandri e più complesso in ogni senso,
e lo amo davvero,
ma un libro come quello della Fantato non lo comprerei ora come ora e non so se lo comprerò mai,
come qualcuno non potrebbe comprare mai il mio,
del resto,
e sinceramente non mi avvince,
a differenza dei primi due,
cordiali saluti.

 Daniele Incami - 20/10/2009 16:32:00 [ leggi altri commenti di Daniele Incami » ]

@Alessio. Poi mi fermo. Confermo che ci sono poesie tue che mi piacciono. Comunque ti invito ad aprire gli orizzonti sulla poesia contemporanea, a leggere autori viventi tuoi contemporanei. Vai in una libreria qualunque. La Fantato è una di queste.

 Roberto Maggiani - 20/10/2009 16:18:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Non per farmi i fatti vostri, ma il fatto che questa poesia abbia suscitato tale dialogo, mi fa piacere, poiché lo scopo della poesia della settimana, e del sito stesso, vorrebbe essere quello appunto di fare meditare sulla molteplicità degli stili di scrittura, molteplicità che riflette la molteplicità dell’animo umano e delle esperienze che esso vive.
Personalmente apprezzo moltissimo la poesia di Gabriela Fantato, larecherche.it proporrà l’intera, a mio avviso bellissima, silloge da cui è estratta la poesia in oggetto.
La Poesia è un percorso nel quale è necessario sapersi rinnovare, come sempre nuovi sono il sentimento e l’esperienza della vita; la forma anche è importante, e penso che un linguaggio privo di orpelli, privo di "superflui" bagliori, un linguaggio fluido, possa arrivare al centro del reale, e lasciare il massimo spazio all’essere delle cose di mostrarsi, ma questa è la mia visione del mondo e della poesia, che nulla toglie ad altre scelte di scrittura che a me personalmente non si confanno, comunque apprezzabili.

 Alessio Romano - 20/10/2009 15:57:00 [ leggi altri commenti di Alessio Romano » ]

@Daniele

Incoerenza dei giudizi espressi a distanza di tempo.

Prima sembri apprezzare la mia poesia e poi la ripudi, comunque non è ciò a darmi noia,

quanto il tuo deprezzamento nei confronti della poesia arcaica che non è solo un puro divertimento quanto è sentimenti allo stato puro,

la poesia arcaica non è antica, egregio Dr., anzi è una poesia ormai riconosciuta e che,
come la vera arte,
non potrà stancare mai chi sappia fruirla.

Ho scritto anch’io in modo originale (Poesia "La perdizione" ad esempio)
e non trovo nulla di peccaminoso in questo,

ma se devo dare un giudizio sulla poesia della Fantato mi baso su ciò che ho provato e,
ribadisco che non mi esalta, non mi avvince,
tutto ciò che posso provare è una semplice curiosità,
altri artisti riescono molto più difficilmente a sfondare anche vincendo concorsi nonostante scrivano cose molto belle con più facilità rispetto ad altri,
o mi vuoi forse contraddire affermando che questa poesia è stata sradicata da un cuore imperterrito nello studio della poesia, nell’arte, nella riflessione, nell’apprezzamento della natura (vedi "Il doppio sciame" di P.D.) e altro?.
Se non ci sarà risposta non mi importerà,
cordial saluti.

 Alessio Romano - 20/10/2009 15:46:00 [ leggi altri commenti di Alessio Romano » ]

@Bea:

Infatti.

 Bea - 20/10/2009 15:45:00 [ leggi altri commenti di Bea » ]

che sciocchezze!c’è uno spazio per commentare il testo e si finisce col duellare! Perchè?? Ognuno è così preso da sè tanto da non riuscire a fermarsi al proprio commento?
Leggo nella poesia in questione una sorta di ritaglio di tempo, un dolore lucido espresso senza dramma ma con rassegnazione.Non ho letto le altre poesie che hanno partecipato al concorso ma non trovo in questo linguaggio una particolare espressione.

 Daniele Incami - 20/10/2009 15:41:00 [ leggi altri commenti di Daniele Incami » ]

Caro Alessio, mi spiace dire che, a mio avviso naturalmente, ti sbagli in pieno, la tua poesia, e quella del citato Melandri, per quanto sia un divertente esercizio linguistico, è una poesia antica, per dirtela tutta non mi avvince, semmai mi diverte, i tempi sono decisamente cambiati, la poesia della Fantato è poesia che avvince per la sua coerente snellezza e semplicità linguistica. Nonché per l’intensità del tema trattato.

 Alessio Romano - 20/10/2009 15:13:00 [ leggi altri commenti di Alessio Romano » ]

Se leggo uno scrittore contemporaneo come Paolo Meladnri vengo esaltato, provo ammirazione e imparo,
se leggo la sottoscritta
Gabriela Fantato
che ha vinto il primo premio di un importante concorso letterario provo soltanto piacere ma imparo poco in termini lessicali e in stile,
ci sono differenti tipi di poeti, i poeti per passione e i poeti nati,
e comunque quando io commento una poesia non mi base sulle mie opere <<dalle parole arcaiche o eccessivamente ricercate>> a prescindere dalla ricerca che avviene automaticamente e spontanea quando uno scrive (mi sentirei altrimenti accusato d’artificosità) e che erano state prima dall’egregio signor D. apprezzate (per finta, forse? - commento testuale),
e ribadisco in questa poesia non c’è niente di speciale,
è una semplice poesia di una che ha un po’ di talento e che sa scrivere,
i veri poeti sono altri,
i veri poeti lasciano il segno e rimangono impressi,
le loro parole risuonano ore dopo averli letti,
ti esltano, avvincono, stringono nel loro abbraccio immortale,
e quando dico che non è niente di speciale ne sono convinto!

 Daniele Incami - 20/10/2009 14:49:00 [ leggi altri commenti di Daniele Incami » ]

La parola, quando arcaica o eccessivamente ricercata, può centrifugare lontano dalla Poesia, in un luogo di solo esercizio linguistico e di auto-compiacenza. Questa poesia, invece, è piana, fluida, senza eccessi, meditata: avvicina alla Poesia.

 Alessio Romano - 20/10/2009 10:38:00 [ leggi altri commenti di Alessio Romano » ]

Niente di particolare nel linguaggio, ma piacevole.

 Maria Musik - 19/10/2009 23:08:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Drammatica e bellissima. Uno stile incantevole.

 Basilio Romano - 19/10/2009 21:15:00 [ leggi altri commenti di Basilio Romano » ]

Questa poesia esprime qualcosa di importante, bellissima.